RIFLESSIONI SUGLI AGOPUNTI E LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

I punti dell’agopuntura rappresentano delle aree circoscritte che si trovano sulla superficie corporea.
Essi, uniti assieme, formano dei canali, detti meridiani, che riflettono lo stato energetico degli organi e dei visceri del nostro corpo.
Gli agopunti si presentano come depressioni a livello sub-cutaneo con un diametro di pochi millimetri.
La loro stimolazione crea sensazioni particolari, in quanto sono aree dotate di maggior irrorazione sanguigna e affluenza di terminazioni nervose.
Cosa hanno fatto i cinesi di straordinario nel corso di migliaia di anni?
Hanno dato una connotazione a questi punti, basandosi sull’esperienza empirica: hanno creato una mappatura dei punti, associandoli ad organi di riferimento, per i quali determinano la funzionalità energetica.
I punti rappresentano un costante collegamento con tutto ciò che ci circonda. Infatti i punti iniziali o terminali dei meridiani si trovano alle estremità del corpo (testa, arti superiori e arti inferiori), a sottolineare l’interazione con l’ambiente: il microcosmo nel macrocosmo.
Catalizzano l’energia e la proiettano all’interno del corpo facendo funzionare il tutto. Essi possono andare incontro a due tipologie di problematiche: l’eccesso o il deficit di energia.
Attraverso gli aghi, la stimolazione digitale e la moxibustione andiamo a compiere una autoregolazione di questi punti, la quale consentirà all’energia di scorrere in modo fluido e quindi agli organi di compiere al meglio il proprio dovere.